La tecnologia e lo sviluppo ingegneristico delle auto spesso viene riservato al motore. Le case sono infatti alla continua ricerca di sistemi che rendano sempre più efficienti e meno inquinanti i propulsori. Ad essere molto considerato dagli ingegneri è però anche lo studio delle sospensioni che sono fondamentali per trasmettere un buon feeling di guida.

Oltre alle classiche sospensioni idrauliche, sono sempre più presenti, specialmente sulle vetture sportive o di alta gamma, le sospensioni magnetiche.

 

SOSPENSIONI MAGNETICHE: COSA SONO E COME FUNZIONANO?

Nelle sospensioni magnetiche il pistone dell’ammortizzatore è immerso in un fluido magnetico, il cui campo è controllato da un elettromagnete. Facendo variare la “potenza” dell’elettromagnete è possibile generare un diverso tipo di resistenza del fluido e quindi creare una risposta variabile dell’ammortizzatore alle sollecitazioni a cui è sottoposto.

La potenza dell’elettromagnete viene fatta variare dalla centralina dell’auto che riceve continue informazioni da particolari sensori posizionati sulle ruote che rilevano la velocità, il tipo di terreno percorso e l’attitudine del guidatore, sia essa più sportiva o più rilassata. In base a questi parametri, la centralina “calibra” in maniera continua la rigidità dell’ammortizzatore, rendendolo maggiormente rigido, appunto, nel caso in cui si stia percorrendo una strada con asfalto regolare e con un piglio sportivo, e rendendolo, al contrario, più morbido qualora si stia affrontando un asfalto irregolare e accidentato, aumentando così il comfort di guida.

E’ evidente che la complessità nel realizzare le componenti è molto elevata ed è per questo che, al momento, questo tipo di sospensioni sia montato su vetture piuttosto costose.

E’ possibile ritrovare le sospensioni magnetiche su mezzi di lusso come il Cadillac Escalade, il Land Rover Range Rover Evoque o su supercar di razza come la Ferrari 488 GTB e la Chevrolet Corvette. E’ chiaro comunque che entro qualche anno diventeranno uno standard per tutte le auto e che sarà quindi possibile avere un’auto in continuo adattamento al nostro stile di guida.